CO2, l’impegno di alcune aziende pugliesi per ridurre le immissioni

co2 La riduzione del riscaldamento del pianeta avviene anche attraverso la riduzione delle immissioni in atmosfera della CO2. Ciascuno di noi è chiamato a fornire il suo contributo per il raggiungimento dell’obiettivo di riduzione del 20% delle immissioni di CO2 entro il 2020, questo traguardo impegnativo costituisce solo il primo di una serie di passi finalizzati ad assicurare lo sviluppo sostenibile del pianeta.

A seguito del protocollo di Kyoto e degli impegni per l’anno 2020 a livello nazionale, alcune aziende pugliesi di differenti settori merceologici e ciascuna per proprio conto e differenti motivazioni, hanno avviato un percorso, supportati dal Ministero dell’Ambiente, finalizzato alla quantificazione e successiva riduzione delle emissioni di CO2 derivanti dalle loro produzioni.

Il workshop che si terrà presso la sala convegni di Confindustria Bari BAT il giorno 29 maggio, alle ore 09.00, coordinato dall’ing. Lorenzo Ferrara, Presidente del DIPAR Puglia e della Commissione Ambiente di Confindustria Puglia, con la partecipazione del Prof. Bruno Notarnicola dell’Università degli studi di Bari, è il primo momento di comunicazione congiunto fra le quattro aziende finalizzato a:

 condividere con le altre aziende del sistema confindustriale pugliese la vision e gli obiettivi del percorso, nonché i possibili sviluppo di mercato, in termini di eco sostenibilità ed eco-design;

 coinvolgere le istituzioni regionali e locali verso un incremento degli acquisti verdi nonché la promozione di progettualità ad elevata efficienza ambientale;

 sensibilizzare le altre parti interessate – professionisti e consumatori – verso le tematiche di eco-efficienza e valorizzazione dell’eco-design dei prodotti.

Nello specifico le aziende che hanno avviato progetti affiancati dal Ministero dell’Ambiente sul tema del Life Cycle Assessment e della misurazione della Carbon Foot Print sono:

 CISA S.p.a. di Massafra (Ta) per la produzione di combustibile solido secondario (CSS),

 FAS S.p.a. di Corato (Ba) per la produzione di pannolini ed assorbenti igienici;

 MASTER S.r.l. di Coinversano (Ba) per la produzione di accessori per serramenti.

 PROGEVA S.r.l. di Laterza (Ta) per la produzione di fertilizzanti organici;

Gli studi che le aziende stanno portando avanti, in accordo agli standard UNI EN ISO 14044 e UNI/TS 14067, prevedono l’analisi del ciclo di vita del prodotto “dalla culla alla tomba” ed il calcolo della CO2 immessa in atmosfera per unità funzionale di prodotto. Al termine dello studio, saranno quantificate le emissioni e successivamente, sulla base delle tecnologie disponibili, procederanno alla definizione delle azioni finalizzate alla riduzione e/o azzeramento delle emissioni, ovvero alla riorganizzazione dei processi e re-design dei prodotti in ottica di ecosostenibilità. Le aziende potranno quindi valorizzare il proprio impegno attraverso una specifica certificazione del proprio Carbon Footprint.

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