Tra app e social network, la nuova frontiera verde – La tecnologia dalla parte dell’ambiente

app greenTARANTO – I grandi cambiamenti nascono sempre da piccoli mutamenti nel comportamento della vita quotidiana. All’orizzonte si staglia un polo industriale altamente inquinante che potrebbe azzerare ogni velleità ecologica al solo sguardo ma la tecnologia e le esperienze di altre persone possono diventare il volano di idee innovative e “verdi”.

Internet è stato fondamentale in questo ed oggi applicazioni e social network sembrano essere la cassa di risonanza di un movimento che cresce sempre più. Le pagine online che si occupano di ecologia sono ancora considerate una nicchia che tuttavia si sta espandendo e guadagna sempre più lettori. La tecnologia può essere d’aiuto nella salvaguardia del pianeta? Si ed il mondo delle applicazioni per tablet e smartphone sta muovendo i primi passi nella direzione “green”.

Su Play store sono ancora poche le app dedicate al settore (in particolar modo in italiano) ma vi segnaliamo il “Green dictionary” (in inglese) che spiega in maniera esaustiva e multimediale (rimandando a blog del settore) tutti i termini della sfera ambientale. L’applicazione, inoltre, consente all’utente di cimentarsi in un test per consolidare le nozioni apprese attraverso la lettura del dizionario. Dalla teoria alla pratica con il “Greenometer” (in inglese) che permette all’utente di ricordare alcune regole ecologiche e di smarcarle quotidianamente: in questo modo il “termometro” rileverà i progressi del fruitore. Tra le regole segnalate ci sono: utilizzare le energie rinnovabili come l’eolico o il solare, abolire le bottiglie di plastica ed utilizzare quelle di vetro, ecc.

Particolarmente utile anche l’app realizzata da Wwf Italia chiamata “Ora del Wwf” in occasione della prossima “Ora della Terra”. L’applicazione consente al fruitore di effettuare un test sulla sostenibilità ambientale. Rispondendo a poche semplici domande sulle abitudini quotidiane saprete se siete dei perfetti ecologisti o se occorrerà del tempo per diventarlo.  Tra le app InchiostroVerde ha notato “Earth now” della Nasa: scegliendo tra una serie di dati messi a disposizione è possibile vedere come il pianeta acquisti colori differenti. Consigliamo anche il servizio “Airquality”, qualità dell’aria, messo a disposizione dalla Commissione Europea e consultabile sul sito http://www.obsairve.eu/index.php?lang=en..

L’obiettivo è sensibilizzare ed informare i cittadini europei sulla qualità dell’aria che respirano quotidianamente, in particolare sulle concentrazioni di diossido di azoto, particolato e ozono. Essere consapevoli non basta, è necessario diventare cittadini attivi. Si deve esserlo scendendo in strada e segnalando le situazioni anomale, anche i social network possono diventare un mezzo di supporto all’azione concreta.

Un esempio è “Qcumber” un geo social forum che punta a evidenziare le criticità ed i punti di forza di un territorio. Un progetto italiano innovativo, premiato da Google tra le cento idee più interessanti al mondo. “Qcumber – è scritto nel sito – ha l’obiettivo di rendere visibili gli impatti e i rischi ambientali affinché la consapevolezza sugli effetti delle azioni possa consentire ai cittadini, alle istituzioni e ai tecnici di orientare i propri comportamenti verso la ricerca di una nuova alleanza nei territori”.

Il sito permette di far notare attraverso post rossi e verdi, rispettivamente, situazioni negative e da tutelare. Inoltre Qualert odori offre la possibilità di segnalare problematiche di molestie olfattive, direttamente su mappa, indicando l’ora della segnalazione, il livello di odore percepito ed eventualmente inserendo fotografie. “Le segnalazioni – è scritto nella brochure – possono essere notificate agli Enti competenti e i cittadini verranno informati sulle attività intraprese e sul livello di risoluzione del problema”. Influenzarsi positivamente e vicendevolmente è l’obiettivo dichiarato dalla maggior parte dei social network che puntano sulla condivisione delle esperienze “green”.

Wiser (www.wiser.org) aiuta a mettere in contatto chi si adopera nel settore ambientale. Questa“è una comunità on line – è scritto nella pagina iniziale del sito – che consente di localizzare e connettere quel movimento globale composto da organizzazioni e singole persone interessate ai problemi più importanti della nostra epoca: cambiamento climatico, povertà, ambiente, pace, acqua, fame, giustizia sociale, conservazione della natura, diritti umani e tanti altri. Connettere le persone, condividere le conoscenze e costruire alleanze è la missione di Wiser”. Siamo ancora sicuri di essere solo una goccia nel mare?

Luca Caretta

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