Agricoltura: pregiudicare la biodiversità agraria diviene reato contro ambiente

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Riceviamo e pubblichiamo.

Nella legge “Disposizioni in materia di delitti contro l’ambiente”, approvata finalmente alla Camera e che giunge ora al Senato in seconda lettura, è stato inserito un nuovo traguardo per la tipicità dell’agricoltura italiana. L’estensione del reato di inquinamento ambientale per chi compromette la biodiversità agraria rappresenta, infatti, un piccolo ma significativo passo avanti nella battaglia a favore di un’agricoltura tradizionale, biologica e di qualità, ma soprattutto priva di qualsiasi contaminazione genetica. Un risultato ottenuto con il lavoro condiviso della Commissione Agricoltura e che, per i deputati del MoVimento 5 Stelle, poteva essere ancora più stringente contenendo, ad esempio, uno specifico riferimento all’immissione in ambiente di organismi geneticamente modificati.

“Al momento non possiamo che ringraziare il nostro gruppo parlamentare ed in particolare il collega Salvatore Micillo che si è battuto per questo riconoscimento all’interno di un provvedimento che porta il suo nome e che introdurrà finalmente nel codice penale i delitti contro l’ambiente – dichiara il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate (M5S), componente della Commissione Agricoltura alla Camera – Noi, comunque, continueremo la nostra azione volta ad introdurre in maniera esplicita il reato da ‘contaminazione OGM’ nel codice penale, così da riuscire a tamponare quel vulnus normativo che ancora ruota intorno al tema a livello europeo”.

M5S

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