Ilva, Prc: “Quello che il subcommissario Ronchi non dice”

Ilva cokeria

TARANTO – Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato del circolo Prc “Peppino Impastato”.

cokeria-ilvaLe dichiarazioni del subcommissario ILVA, Edo Ronchi, sull’eventuale uso di minerale di ferro preridotto nel ciclo produttivo dello stabilimento di Taranto sono quanto mai interessanti. Tale innovazione, già in via di sperimentazione in acciaieria, potrebbe essere estesa agli altoforni. In questi impianti, il minerale preridotto sostituirebbe il minerale correntemente usato e, per via del suo elevato contenuto di Ferro, permetterebbe di immettere una quantità inferiore di coke nella carica. In soldoni, si prospetterebbe una contrazione della produzione sia della cokeria che dell’agglomerato, cioè i due impianti da cui si sprigionano le maggiori quantità di diossina e benzo(a)pyrene, e un incremento della produttività degli AFO. Inoltre, verrebbero ridimensionati gli stessi parchi minerali e lo spolverio (tipico di queste aree) subirebbe una riduzione complessiva dovuta anche al fatto che il preridotto si presenta in forma spugnosa. Dunque l’annuncio non può che essere accolto favorevolmente da chi, come noi, da tempo si batte per la piena compatibilità della fabbrica con la vita dei cittadini di Taranto.

Tuttavia le dichiarazioni di Ronchi lasciano aperti problemi di non poco conto. La contrazione delle attività di cokeria e agglomerato, nonché l’eventuale incremento della produttività degli altoforni, avrebbe come esito il fermo definitivo di pezzi interi di quei reparti, con conseguenti esuberi strutturali. Inoltre riteniamo preoccupanti i ritardi che si stanno accumulando nell’attuazione dell’AIA. Sappiamo infatti che è in discussione uno slittamento dello spegnimento di AFO 5 (che l’AIA ha stabilito debba avvenire entro aprile 2014) e, di conseguenza, delle batterie che lo alimentano. Eventuali rinvii nel fermo e nel rifacimento proprio degli impianti più nocivi sarebbero inaccettabili per una città vittima di decenni di inquinamento.

Il circolo “Peppino Impastato” di Rifondazione Comunista chiede pertanto al subcommissario Ronchi di chiarire quanto prima tali aspetti, e invita tutti i consiglieri comunali a inoltrare un’analoga richiesta. Gli scenari di possibile crisi occupazionale e i ritardi nell’attuazione dell’AIA, sommati al depotenziamento della Valutazione del Danno Sanitario e all’autorizzazione concessa alla discarica Mater Gratiae, costituiscono una miscela esplosiva. Se le intenzioni del governo sono quelle di passare dal conflitto Salute/Lavoro, al binomio “né Salute né Lavoro” le istituzioni locali non possono restare a guardare!

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