Discariche, Cervellera: ricorso alla Consulta contro “regalo a Ilva”

L’Ilva di nuovo nella bufera dopo la decisione del Governo di procedere con decreto legge all’autorizzazione di due nuove discariche di rifiuti industriali, pericolosi e non, all’interno dello stabilimento siderurgico di Taranto. Il via libera e’ arrivato dal Consiglio dei ministri di ieri sera col pacchetto dei provvedimenti sulla Pa. Oggi il consigliere regionale di Sel, Alfredo Cervellera, in passato vice sindaco di Taranto, ha chiesto a Comune e Regione Puglia un “deciso intervento” e una volta verificati i “dubbi di costituzionalita’” sul decreto legge, di avanzare un ricorso alla Corte Costituzionale “per annullare le parti del decreto legge che concedono quest’ulteriore “regalo” all’Ilva”.

Intanto, c’è una prima reazione di Arpa Puglia dopo la richiesta avanzata ieri da Stefàno.  “Il sindaco di Taranto – commenta Giorgio Assennato, direttore generale dell’Agenzia – ci ha chiesto una valutazione degli effetti cumulati delle discariche con gli altri impianti dell’Ilva. Suppongo che ci chieda una valutazione di impatto sanitario. Appena leggerò la lettera, vedremo come procedere”. Assennato non entra nel merito della polemica scoppiata a Taranto circa il fatto che il Governo sia ricorso nuovamente al decreto per affrontare la questione Ilva: “Sono valutazioni di tipo politico – sostiene il direttore generale di Arpa – che non mi competono. Osservo però che la Regione Puglia, tre anni fa, ha espresso una Via favorevole per una delle due discariche di cui ora si parla, quella dei rifiuti non pericolosi, ma che qualche mese fa l’Ispra, in uno dei suoi sopralluoghi nel siderurgico, ha trovato nella discarica un quadro ben diverso da quello che aveva portato all’autorizzazione” (Agi).

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