Laghi e fiumi inquinati, l’Ue ci sanzionerà

In Italia “l’inquinamento del 40% di fiumi e laghi continua a produrre continue e gravi emergenze ambientali e ci espone anche sotto il profilo finanziario alle sanzioni economiche alle quali presto l’Europa ci costringerà  per aver disatteso più d’una direttiva europea e diversi provvedimenti legislativi in ambito di depurazione delle acque reflue”. Lo dice Gian Vito Graziano, presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi. Un conto stimato, sottolinea Graziano, “in circa 700 milioni l’anno, che Stato e Regioni dovranno sopportare, oltre al taglio di alcuni fondi europei, sino a quando non troveranno pieno compimento le disposizioni che sono state attribuite alla nostra nazione”. In Italia sono 268 le amministrazioni coinvolte nelle procedure d’infrazione Ue per carenza o assenza di sistemi di depurazione: 109 sono quelle gia’ condannate in base ad una procedura del 2004 e 159 quelle in corso di procedura dal 2009. L’Autorità per l’energia ha stimato che, tra la realizzazione degli interventi gia’ previsti nei piani d’ambito e la costruzione dei nuovi impianti di depurazione necessari per superare le condanne e le procedure d’infrazione, servirebbero investimenti per circa 20 miliardi nei prossimi cinque anni.

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