Eni, Stefàno scrive all’azienda: “Pretendiamo il massimo delle garanzie per salute e sicurezza”

TARANTOSe avevate nostalgia delle lettere del sindaco Stefàno, eccovi accontentati. Armato di carta e penna, il primo cittadino si rivolge alla Direzione della Raffineria Eni dicendo cose ormai note: “Così come accertato e comunicato dall’ARPA, la vostra azione di blocco e messa in sicurezza degli impianti, con conseguente accensione delle torce di emergenza, ha determinato l’evento emissivo di sostanze odorigene in atmosfera, fortemente avvertite dalla comunità tarantina tanto da comportare il ricovero ospedaliero di diversi concittadini colti da malore. La causa che ha determinato l’azione del blocco e messa in sicurezza degli impianti, così come è stato accertato, è stata determinata dall’interruzione dell’erogazione dell’energia elettrica, verificatasi a causa del violento temporale che ha colpito la città ed il litorale ionico nel pomeriggio del giorno 8 luglio”.

Continua il sindaco: “Si tratta di un ulteriore episodio che scuote, e non poco, la cittadinanza che vive con preoccupazione questi eventi ed essa è destinata a crescere nella considerazione che è sufficiente un pur violentissimo temporale a determinare queste conseguenze. E’, quindi, legittimo l’interrogativo su quali potrebbero essere invece le conseguenze derivanti da fenomeni atmosferici di ben più forte ed intensa portata che, malauguratamente, dovessero registrarsi sul nostro territorio. Si ha, dunque, il dovere di pretendere il massimo delle garanzie per la salute e la sicurezza dei cittadini ed in questo senso si chiede a codesta società di porre in essere tutte le opportune iniziative tecniche che, precauzionalmente, scongiurino il verificarsi di analoghi effetti soprattutto in presenza di cause, come quelle atmosferiche – sufficientemente prevedibili – che portino al blocco improvviso degli impianti con le conseguenze negative che esso comporta e che la città incolpevolmente subisce. Considerata la portata dell’evento si rende noto, sin d’ora, che quanto accaduto sarà sottoposto all’attenzione dell’autorità che di recente ha avviato la procedura di riesame dell’AIA su richiesta di questo Comune.”

Il sindaco comunica di “aver incaricato l’Avvocatura comunale perché, in presenza di accertate responsabilità da parte della competente Autorità Giudiziaria, la cui attività è in corso, a costituire il Comune di Taranto parte civile anche per la tutela e risarcimento dei cittadini costretti a ricorre al ricovero ospedaliero”. Infine, Stefàno (oggi in audizione presso il ministero dell’Ambiente per la questione Ilva) ha preannunciato che riferirà in merito a questa vicenda.

 

 

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