Ilva, accordo sui contratti di solidarietà – Ferrante: “Futuro positivo per Taranto”

Si è conclusa la trattativa per la gestione della CIGS che l’Ilva aveva richiesto per un massimo di 4.500 lavoratori per il 2013 e 6.500 per il 2014. Sulla vicenda intervengono il segretario nazionale di Fim Cisl Marco Bentivogli e il coordinatore nazionale Sandro Pasotti: “La nostra azione ha consentito di scongiurare l’utilizzo della Cigs e la dichiarazione di esuberi utilizzando il  ricorso ai Contratti di Solidarietà su base annua con verifica semestrale. Tale risultato consente di ridurre sostanzialmente i numeri complessivi dei lavoratori coinvolti a 3.749 per il 2013 e le per percentuali massime di riduzione di orario al 33% per ogni lavoratore coinvolto”.

In base a quanto riferiscono i due sindacalisti l’accordo prevede  un protocollo di relazioni industriali “che fissa un metodo volto ad una maggiore trasparenza e condivisione con un percorso periodico di verifica, in sede interministeriale (Welfare, Ambiente e Sviluppo Economico) dei passaggi relativi al monitoraggio della gestione dei contratti di solidarietà, del piano industriale e degli investimenti e degli interventi relativi alle opere di ambientalizzazione e riqualificazione industriale previsti dall’AIA”. Le verifiche verranno svolte in sede sindacale nazionale trimestralmente e mensilmente a livello territoriale.

LA SODDISFAZIONE DI FERRANTE – “Siamo soddisfatti dell’accordo raggiunto che tutela gli interessi dei lavoratori e conferma la volontà dell’azienda di applicare l’AIA , così come sta già puntualmente avvenendo. In tal modo si potrà garantire un futuro positivo allo stabilimento di Taranto, coniugando salute, ambiente e lavoro”, ha commentato il presidente Bruno Ferrante che ha aggiunto: “Ringrazio il viceministro Michel Martone per la precisione e l’equilibrio con cui, a nome del Governo, ha gestito questa delicata fase”.

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