Ilva, carbone in mare – La nota del ministero dell’Ambiente

TARANTO – Si è verificato questa mattina, nelle acque del secondo sporgente del porto (gestito dall’Ilva), uno sversamento di carbone. L’incidente ha avuto luogo nella fase di scarico – da una motonave battente bandiera panamense –  di 81mila tonnellate di minerale destinate allo stabilimento.

In una nota stampa, l’Ilva afferma che poco prima delle ore 8  “una quantità di materiale fossile bachatsky, valutata intorno ai 50 Kg, è caduta in mare a causa del vento durante le operazioni di scarico al secondo sporgente dalla nave Kambanos”. Secondo l’azienda “non si tratta di materiale pericoloso e la quantità trasportata dal vento è esigua”.

«Prima dello scarico – fa sapere l’Ilva – si è provveduto come da procedura al bagnamento attraverso gli appositi fog cannon. La presenza del vento e la composizione particolarmente fine del carico hanno determinato lo spolverio del minerale che è caduto in prossimità della nave». L’azienda rassicura dicendo che “la situazione è sotto controllo e non si segnala alcuna emergenza”. Per le operazioni di bonifica sono impegnati mezzi e uomini della società  “Ecotaras”.  In corso analisi dell’Arpa in mare e accertamenti della Capitaneria. L’area è stata circoscritta con panne galleggianti.

LA NOTA STAMPA DEL MINISTERO: “Il ministero dell’Ambiente sta seguendo con attenzione le operazioni del servizio di prevenzione inquinamento nel porto di Taranto, dopo la dispersione di una piccola quantità di polvere di coke, avvenuta ieri sera (in realtà l’incidente si sarebbe verificato al mattino di oggi, ndr) durante le operazioni di scarico della nave carboniera maltese Kambanos. Secondo il rapporto della Capitaneria di porto, prontamente intervenuta sul posto, è stata rilevata la presenza di una macchia compatta lungo l’imbarcazione, che si è formata quando la polvere di coke si è posata sull’acqua. Le operazioni di scarico della nave, che ha una stazza lorda di 81mila tonnellate, sono state immediatamente sospese mentre l’intera area interessata è stata circoscritta con panne galleggianti antinquinamento”.

 

N.B. La foto è stata pubblicata su Facebook da Alessandro Marescotti (Peacelink)

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