Decreto “salva Ilva”, la Procura fa ricorso alla Consulta

TARANTO – La tanto attesa reazione della procura si è materializzata.  I magistrati che si  occupano dell’inchiesta sull’inquinamento prodotto dal siderurgico hanno inviato alla Corte Costituzionale un ricorso contro il decreto legge 207, ormai denominato “salva-Ilva”, sollevando una questione di conflitto di attribuzione fra poteri dello Stato. La notizia, rimbalzata nel web, è stata lanciata dall’agenzia TM News.

Secondo i magistrati tarantini, riconsegnando gli impianti dell’area a caldo (sotto sigilli dal 26 luglio scorso) all’Ilva e permettendo al colosso industriale di tornare a produrre acciaio, il governo ha impedito l’esercizio dell’azione penale interferendo con un’indagine ancora in corso. Com’è noto, tali impianti erano interessati da un sequestro con giudicato cautelare, ordinato dal gip Patrizia Todisco e poi confermato dal tribunale del Riesame. Nei confronti di tale provvedimento, l’Ilva non aveva presentato alcun ricorso in Cassazione.

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