Registro Tumori, dati terrificanti per Taranto

TARANTO – C’è qualcuno che gioca a fare il furbo. O il disonesto nei confronti di Taranto e di chi da anni lavora ad un progetto chiamato Registro Tumori. Nella giornata di ieri, infatti, sono stati resi noti i dati inediti del registro dei tumori di Puglia, gestito in partnership tra le quattro provincie di Brindisi, Taranto, Lecce e BAT. E’ stato Giorgio Assennato, nella duplice veste di direttore di ARPA Puglia e presidente del comitato tecnico del Registro tumori di puglia, a presentarli. A Lecce, durante il consiglio comunale. E non a Taranto. Strano, perché il registro tumori di Puglia contiene anche e soprattutto i dati del registro tumori di Taranto per gli anni 2006-2007-2008. A cui hanno lavorato con grande attenzione e passione, persone a cui un’intera comunità deve semplicemente dire un immenso “grazie”.

Sante Minerba (Direttore Medico S.C. Statistica Epidemiologia ASL TA Resp.le Registro, Codificatore), Antonia Mincuzzi (Dirigente Medico S.C. Statistica Epidemiologia ASL TA Settore Registro Tumori e Studi Epidemiologici coordinatore attività del Registro Codificatore), Simona Carone (Biologa, con contratto di collaborazione con l’IRCCS Oncologico di Bari Rilevatore e codificatore), Margherita Tanzarella (Operatore con contratto di collaborazione con l’IRCCS Oncologico di Bari Rilevatore e collaboratore nelle attività di codifica) e Giuseppe Leone (DirigenteAmm.vo S.C. Statistica Epidemiologia ASL TA Informatico Supporto Informatico).

C’è chi, ancora una volta, prova a giocare sporco: gridando ai quattro venti come Lecce e la sua provincia soffrano di più rispetto a Taranto. Una corsa al primato del dolore vergognosa, su cui preferiamo stendere un velo. E che tra l’altro non dice la verità: perché su Lecce e Provincia sono stati presi in considerazione soltanto i dati relativi al 2005. Dunque si parla di dati approssimativi da un punto di vista scientifico. Purtroppo, per motivi di stampa e tipografia, non abbiamo avuto il tempo di dedicare lo spazio che questi dati meritano (ma sul modo in cui sono stati diffusi i dati, torneremo).

Anche perché, ancora una volta, testimoniano la realtà di una città e di una provincia vittima della malattia del secolo. Basta guardare alle due tabelle di tutti i tumori, sia per gli uomini che per le donne: in entrambi i casi, abbiamo il triste record di incidenza. Basta questo per spazzare via del tutto qualsiasi altra considerazione in merito alla reale situazione sanitaria di Taranto. Proseguire sulla strada dell’industrializzazione, oramai possiamo dirlo senza ombra di dubbio e senza timore alcuno di essere smentiti, è semplicemente un suicidio. Ambientale, economico e sociale. Ad maiora. E, se potete, passate delle buone feste.

Gianmario Leone (TarantoOggi del 22-12-2012)

IL DOCUMENTO: Rapporto Registro Tumori 2012_IR

 

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