Ilva, il comitato “Verità per Taranto” replica ad Assennato

TARANTO – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del comitato “Verità per Taranto” che replica alle critiche rivolte da Giorgio Assennat agli ambientalisti di terra ionica durante gli Stati Generali di Arpa Puglia, tenuti presso la scuola Deledda del quartiere Tamburi.

“Stati Generali dell’Arpa Puglia, tutti innocenti, tutti hanno fatto il proprio dovere. Il Direttore accusa tutti, il mondo è contro di lui, solo grazie al suo operato siamo salvi. Le accuse sono per tutti, anche per le associazioni ambientaliste, ree di lesa maestà nei suoi confronti, le associazioni hanno delegittimato gli organi tecnici, chiedendo a gran voce terzietà ed indipendenza. Il Governo non gli ha concesso i poteri che gli spettavano; l’Arpa più di questo non può fare in queste condizioni, anzi dobbiamo ringraziare per quel che ha fatto.

Durante la lectio magistralis del prof. Giorgio Assennato abbiamo scoperto che gli operai Ilva lavorano a concentrazioni di benzo(a)pirene 1000 volte superiori a quelle che noi respiriamo e che le accuse di grave pericolosità insite negli stabilimenti riguardano poche persone, al massimo il rione Tamburi e poco altro. Ma soprattutto abbiamo scoperto che, da quando la magistratura ha preso le redini dello stabilimento, non ci sono stati sforamenti di nessun tipo e che l’abbassamento delle colline minerarie ha risparmiato alla nostra città tempeste sahariane. Grazie dott. ssa Todisco, grazie a lei qualche bambino si è salvato, ma per poco visto che il nostro amato Governo centrale si è dato da fare e anche in questo caso ha fatto il massimo per salvare Taranto, tutti hanno fatto il loro dovere.

Anche la Regione ha fatto il suo dovere, l’assessore Nicastro, ha ribadito l’importanza dell’azione del governo regionale per salvare Taranto, afferma che è molto preoccupato per le trivelle nello Ionio, che hanno abbassato i livelli di diossine a Taranto, che senza il lavoro ci si ammala e si perde la dignità di essere umano, che hanno una legge avanzatissima senza pari in tutta Europa, e che quindi quello che potevano fare è stato fatto. Poi tocca al Comune, indovinate che cosa ha detto? Anche loro hanno fatto tutto il possibile, e che grazie a loro che siamo a questo punto di svolta. Tra tutte queste autocelebrazioni vuoi vedere che noi cittadini siamo gli unici a non aver fatto nulla per Taranto? Magari la colpa è nostra se siamo inquinati? Ma a quale punto siamo? Sembra che il problema non c’è più, sembra che sia tutto a posto. Che Taranto finalmente è diventata vivibile, ma vuoi vedere che mi sono perso qualche cosa?

Eppure abbiamo macinato chilometri per andare Bari, in Aula Consigliare, a chiedere limiti diversi dalle medie annue,  per poter inserire nella famosa legge sul benzo(A)pirene di misurare le concentrazione di gas nocivi utilizzando la soglia di allarme, abbiamo scritto, occupato il nostro tempo per manifestare, per gridare che il problema è sanitario e non solo ambientale, abbiamo ascoltato qualcuno di importante, un baldo giovine, sceso da Roma per denunciare le condizioni sanitarie di questa città. IL Ministro Balduzzi ha sancito che i livelli di diossine non sono scesi di un microgrammo anche dopo la legge di Niki.

Quel bel paesaggio fatto di operosità, diligenza e impegno per la nostra città sfiorisce e ci riporta alla dura realtà. Appena finito il discorso tutti scappano, gli impegni, la famiglia, non si possono attendere i cittadini, noi non contiamo, non abbiamo i numeri di cellulare diretti del potere, non possiamo rispondere alle loro affermazioni, noi dobbiamo ascoltare e dire grazie. Eppure sono anni che chiediamo rispetto e che solo grazie alla magistratura, finalmente, possiamo aspirare ad un mondo migliore per i nostri figli. Noi non possiamo chiamare Niki o il Sindaco per parlare dei nostri problemi, non abbiamo una lobby alle spalle che ci protegge. Non abbiamo 20.000 operai assunti a casa, quindi contiamo come il 2 di picche a briscola. Noi dobbiamo stare buoni, aspettare che finiscano di parlare e poi vederli sfilare davanti ai nostri occhi senza poter dire nulla.

Ma oggi io voglio finalmente dire che se siamo a questo punto è solo perché nessuno degli attori ha fatto nulla per questa città, le dimostrazioni sono davanti agli occhi di tutti, ultimi per la qualità della vita, migliaia di morti in pochi anni, per svariate malattie, Studio S.E.N.T.I.E.R.I. docet, una città invivibile, sporca, inquinata, le associazioni che si dividono, le istituzioni che adesso corrono ad appropriarsi di meriti che non gli appartengono perchè non ci sono miglioramenti per Taranto, tutti contro tutti. Nessuno si dimette tutto normale, neanche i giornalisti collusi hanno il coraggio di farsi da parte, anche loro hanno fatto il proprio dovere.

La città meriterebbe veramente un impegno diverso, io credo che siamo in una condizione che non chiede di fare il proprio dovere, bisogna fare di più, bisogna affrontare il problema di petto, basta firme ad occhi chiusi su AIA, e via libera per ogni impianto, basta raddoppi, le possibilità ci sono, lo ha confermato lo stesso Assennato, ricordandoci che : “Il Regio Decreto 1265 art.n°216 e 217 dà la potestà al Sindaco di intervenire su questo tipo di aziende” (cit. Assennato, Stati Generali dell’Arpa, Scuola G. Deledda, 18/12/2012) e che questa legge è stata recepita della AIA, affidando, a chi di potere, di intervenire in maniera drastica, interrompendo le cause di “malattie e morte” come riportato dalla Procura. L’impegno delle associazioni deve  mettere da parte i propri fini e portare avanti un interesse comune, il nostro impegno ancora non basta, ci vuole di più.

Il Comitato Verità per Taranto

 

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