Ilva, Nicastro: «Giorno triste per conversione decreto»

“E’ un giorno triste a Roma perché si tenta di convertire in legge il decreto Ilva. Andando oltre la vicenda del conflitto di attribuzioni che io vedo piuttosto come uno straripamento del Governo, come uno tzunami che si abbatte sulla città, trasformare in legge un provvedimento amministrativo come l’Aia significa allungare ogni passaggio di riforma di anni luce, mentre le evidenze scientifiche si muovono nell’ordine di nano secondi. Torniamo all’era borbonica in cui si decide per legge ogni aspetto della vita del paese, abbandonando la conquista moderna degli atti amministrativi, come strumento trasparente e partecipato di definizione dei percorsi”. Così l’assessore alla Qualità dell’Ambiente della Puglia, Lorenzo Nicastro, intervenendo alla scuola Grazia Deledda di Taranto agli Stati Generali di Arpa Puglia. Quanto poi all’idea di un emendamento che permette la commercializzazione del prodotto finito prima dell’entrata in vigore del decreto, Nicastro ribadisce il concetto: “Trattandosi di prodotto di reato potrebbe essere soggetto a confisca in caso di condanna degli imputati. Tecnicamente è come se si restituisse la refurtiva ad un ladro in attesa del giudizio”.

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