Decreto “salva Ilva”, la protesta sulla pagina Facebook del Pd

Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa di Alessandro Marescotti, presidente di Peacelink.
Roberto Benigni ha letto in TV la Costituzione. Ma fra poche ore i deputati la potrebbero violare convertendo il legge il decreto 207/2012 che ha lo scopo di dissequestrare gli impianti dell’Ilva sequestrati dalla magistratura di Taranto. E’ una grave limitazione delle prerogative della magistratura. Per questo molti utenti di Facebook, in queste ore, stanno scrivendo sulla bacheca del Partito Democratico in difesa della Costituzione e della magistrastura:
E’ la “prosecuzione digitale” di quel corteo di protesta di ventimila persone che ha sfilato il 15 dicembre a Taranto contro il decreto legge incostituzionale che in molti ormai definiscono “Salva Ilva”. Il decreto che il ministro Clini ha ideato per “fermare” la magistratura di Taranto – colpevole di voler mettere in sicurezza gli impianti che emettono sostanze cancerogene e genotossiche – è un decreto incostituzionale che tuttavia riceve il plauso sia di Bersani sia di Berlusconi.
In questo momento si avverte chiaramente che Clini gode del sostegno determinante del Partito Democratico. La Procura di Taranto sta indagando non solo per disastro ambientale ma anche per associazione a delinquere. E ha posto i sigilli sull’area a caldo dell’Ilva Vari esponenti politici sono stati intercettati telefonicamente dalla Procura a parlare con alcuni dirigenti dell’Ilva, preoccupati delle iniziative del movimento ambientalista tarantino. Fra questi spicca il deputato tarantino del Partito Democratico on. Ludovico Vico. I post sulla pagina Facebook del PD ricordano a Bersani che la Costituzione – di cui ha parlato Benigni in TV – garantisce la salute e l’autonomia della magistratura.

In alto una foto scattata da Anna Svelto durante la manifestazione dello scorso 15 dicembre,

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