Ilva, Anm: «Il diritto alla salute è un diritto fondamentale»

L’Associazione Nazionale Magistrati, con riferimento alle questioni poste dagli ultimi provvedimenti della magistratura riguardanti le vicende inerenti lo stabilimento Ilva di Taranto, pur consapevole del dramma occupazionale e sociale determinato dalle situazioni su cui tali provvedimenti hanno inciso rammenta che il diritto alla salute, come quello al lavoro,  è diritto fondamentale tutelato dalla Costituzione, che all’art. 41 impone che l’iniziativa economica privata non possa svolgersi in modo da recare danno alla libertà, alla dignità ed alla sicurezza della persona umana.

L’Anm rivendica che la Magistratura nel caso Ilva ha rigorosamente esercitato le proprie prerogative. La ricostruzione delle note vicende dello stabilimento siderurgico di Taranto, così come delineate anche da sentenze passate in giudicato,  consente a chiunque di riconoscere che la Magistratura è intervenuta, con gli strumenti giudiziari ordinari che le leggi le mettono a disposizione,  solo ed unicamente in adempimento di un obbligo giuridico, in presenza di gravi ipotesi di reato, e con la finalità di prevenire il  protrarsi di un attuale grave e concreto pericolo per la salute dei lavoratori e dei cittadini.

L’Anm auspica che sia compiuto ogni sforzo, da parte delle Istituzioni e delle forze sociali, per trovare, in piena cooperazione e fuori da logiche di scontro, soluzioni che contemperino la tutela della salute con quella dell’occupazione, nel pieno rispetto delle attribuzioni che la Costituzione assegna alle Autorità politiche democratiche ed alla giurisdizione.

Nota stampa dell’Associazione Nazionale Magistrati

 

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