Porto di Taranto, regna l’incertezza

Sul futuro del porto di Taranto, per ora, siamo ancora nel campo delle ipotesi e delle probabilità. Martedì 30 ottobre, presso il Dipartimento dello Sviluppo Economico e Territoriale della Presidente del Consiglio dei Ministri, si sono svolte due riunioni convocate dal Commissario Straordinario per il monitoraggio dei progetti e delle autorizzazioni/approvazioni relative alle opere inserite nell’Accordo per lo sviluppo dei traffici containerizzati, nonché nella Delibera CIPE inerente la Piastra Logistica Portuale. Le riunioni hanno visto la partecipazione dei soggetti pubblici e privati interessati dall’iter procedimentale.

Il Commissario Straordinario, Sergio Prete, coadiuvato dall’Ing. Aldo Mancurti – Capo Dipartimento per lo Sviluppo delle Economie Territoriali (DISET) – ha evidenziato “la strategicità degli interventi infrastrutturali e la particolare attenzione che il Governo riserva agli stessi”. Dopo la verifica dello stato dei fatti, tutti i soggetti intervenuti hanno garantito “la massima celerità nella evasione dei rispettivi adempimenti al fine di rispettare le tempistiche previste nell’accordo del 20 Giugno 2012”. Dopo di che, inizia il lungo elenco dei lavori, tutti preceduti da poco tranquillizzanti condizionali. Ad esempio, i lavori relativi all’adeguamento del Molo Polisettoriale, “dovrebbero avere inizio nel marzo 2013”, mentre quelli relativi ai dragaggi ed alla vasca di colmata “nel successivo mese di giugno”. Il I lotto funzionale della diga foranea “dovrebbe invece essere realizzato nei primi mesi del 2014”.

Per quanto attiene, invece, alle opere della Piastra Logistica, sono stati individuati i percorsi più idonei per la risoluzione delle problematiche relative alle interferenze sopravvenute ed alle ultime autorizzazioni necessarie. Le opere di cantierizzazione sono state già avviate sull’area ex Soico e, nei prossimi giorni, “saranno avviate le attività per la Piattaforma Logistica”. Inoltre, il superamento delle predette interferenze, consentirà “a breve” anche il perfezionamento del bando per l’affidamento della realizzazione della Strada dei Moli. Per quanto attiene le opere marittime invece, “nei prossimi giorni” il Ministero dei Trasporti sottoscriverà il Decreto di approvazione con prescrizioni del progetto di realizzazione della vasca di colmata. Sarà poi necessario “attendere le ultime approvazioni del Ministero dell’Ambiente”, prima di dar corso anche ai lavori relativi “all’ampliamento del IV sporgente, alla darsena, ai dragaggi e alla vasca di colmata”.

Il Commissario Straordinario, unitamente al DISET, ha infine deciso di intensificare le riunioni presso la Presidenza del Consiglio per monitorare lo stato di avanzamento delle procedure e per intervenire tempestivamente sulle Pubbliche Amministrazioni interessate. Dunque, come si evince dal report delle riunioni di martedì scorso, non un passo avanti concreto è stato fatto. Inoltre, continuiamo a denunciare il continuo, assoluto e prolungato silenzio sul progetto del Distripark, che la Regione Puglia ha scientificamente definanziato nel mese di agosto (dirottando i 35 milioni di euro previsti a favore della realizzazione del Molo polisettoriale dello scalo). Tutti sanno infatti, proprio a cominciare dall’Autorità portuale di Taranto, che senza il Distripark tutte le opere su citate in fase di progettazione e realizzazione, non avranno alcun senso. Almeno non nella utopistica visione che vorrebbe il porto di Taranto come il futuro hub più importante dell’intero Mediterraneo. Perché la verità è che in molti vorrebbero relegare lo scalo ionico, per sempre, alla sola funzione di scalo transhipment di container (carico e scarico). Del resto, non è un caso se dal 2001 ad oggi, le uniche opere pianificate e realizzate sono il Varco Nord ed il gate di TCT. Noi, attendiamo fiduciosi che venga fatta chiarezza una volta e per tutte.

G. Leone (TarantoOggi, 2 novembre 2012)

 

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