Aia all’Ilva, Clini presenta il documento. Peacelink: «Produzione ridotta? Un bluff»

Oggi pomeriggio, il ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha presentato il documento finale del gruppo istruttore incaricato dell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale) per l’Ilva di Taranto.

«Abbiamo sempre cercato un confronto molto aperto e chiaro – ha detto Clini ai giornalisti – questo confronto lo abbiamo avuto prima a Taranto e poi qui. Il documento licenziato questa sera porta la firma dei rappresentanti del ministero dell’Ambiente, della Regione Puglia, della Provincia di Taranto, dei Comuni di Taranto e Statte, che ringrazio per aver partecipato in modo costruttivo ai nostri lavori».

Questi gli interventi contenuti nel documento ed elencati dal ministro:

– Adottare subito dei sistemi di controllo e monitoraggio per tutti i principali punti di emissione

– Effettuare la valutazione corretta delle emissioni diffuse, quelle più problematiche, che determinano l’inquinamento dentro e fuori la fabbrica perché non convogliate dai camini

– Riduzione della produzione dello stabilimento a 8 milioni di tonnellate invece dei 15 milioni attualmente autorizzati

– Fermata e rifacimento, da fare adesso, dell’altoforno AFO 1

– Dismissione dell’altoforno AFO 3

– Adeguamento degli altiforni AFO 2  e AFO 4

– Fermata e rifacimento dell’altoforno AFO 5 entro il 30 giugno 2014

– Fermata e ricostruzione delle batterie 3, 4, 5 e 6 della cokeria

– Adeguamento delle batterie 9 e della 10 della cokeria

– Realizzazione di nuovi torri di spegnimento coke 1,3,5

– Divieto dell’uso di pet-coke e  catrame di cokeria per fini produttivi.

Tra le misure urgenti da adottare subito è previsto  l’adeguamento dei parchi minerali con una riduzione della giacenza media del 30% e la copertura di cumuli dei materiali polverosi. In merito ai parchi,  Clini ha detto che “dovranno essere riposizionati in un fascia di rispetto pari a 80-100 metri” e che “il progetto di copertura dei parchi dovrà essere presentato dalla società dentro due mesi dal provvedimento di Aia”.

Tra gli interventi strutturali da avviare prima del gennaio 2014, l’Aia prevede il rifacimento della batteria 11 della cokeria dello stabilimento e nuove torri spegnimento coke 6 e 7. Tra le misure da applicare nei giorni di vento, sempre nel piano adeguamento dell’area ghisa-acciaieria, è prevista una riduzione della movimentazione dei minerali (-10%), un aumento della frequenza di manutenzione per i forni di cokefazione (+100%) e la riduzione della produzione di agglomerato (-10%).

In merito all’emergenza sanitaria, Clini ha detto che “con l’Istituto Superiore di Sanità, l’Organizzazione Mondiale della Salute e il ministero della Salute si sta mettendo a punto un piano per la protezione della salute in collaborazione con la Regione che ha già pensato a una struttura ad hoc”.

PEACELINK PARLA DI BLUFF –  Ecco il primo commento di Alessandro Marescotti, presidente di Peacelink: «Il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha annunciato una riduzione della produzione da 15 a 8 milioni di tonnellate di acciaio all’anno. E’ un bluff. L’attuale crisi internazionale dell’acciaio non consente di produrre oltre le 8 milioni di tonnellate di acciaio all’anno in quello stabilimento. L’Ilva non riesce a produrre tecnicamente più di 10 milioni t/anno. Non e’ in grado in nessun caso di produrre 15 milioni di t/anno e non e’ mai arrivata pertanto a tali risultati produttivi. Inoltre il ministro fornisce un annuncio che non garantisce riduzioni di inquinamento in quanto anche con 7 milioni di t/anno nel quartiere Tamburi di Taranto e’ stato sforato il limite di 1 ng/m3 di benzo(a)pirene, che e’ un pericoloso cancerogeno emesso in massima parte dalla cokeria Ilva».

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