In attesa del pronunciamento del Tribunale del Riesame che confermerà o annullerà il sequestro dell’area a caldo dell’Ilva, anche l’associazione Codici esprime il suo punto di vista.
“Era di tutta evidenza- commenta il Segretario Nazionale del Codici, Ivano Giacomelli – lo stato di inquinamento della zona circostante lo stabilimento e tutti non hanno fatto altro che nascondere tale situazione, nonostante ogni evidenza. Le intercettazioni evidenziano un clima diffuso di interferenze che vanno dai partiti ai sindacati fino ad arrivare agli uffici, evidenziando la consapevolezza dei fatti da parte dei dirigenti ad ogni livello”.
Pertanto, Codici annuncia che si costituirà parte civile al processo, chiedendo l’imputazione dolosa e indagini verso tutti quei soggetti che avrebbero dovuto fare e invece non hanno fatto.
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