Arrivano i custodi, Ferrante (Ilva): “Nulla da nascondere”

“Non siamo stati colti di sorpresa dall’arrivo dei custodi amministrativi all’interno dello Stabilimento Ilva di Taranto anche se non ci aspettavamo questa tempistica”. Bruno Ferrante, presidente dell’Ilva, ha commentato così la notizia del giorno. «Vedremo quali saranno le loro decisioni nei prossimi giorni – continua Ferrante – ma quanto successo non cambia la nostra voglia di lottare e difenderci in tutte le sedi istituzionali. Diremo chi siamo, cosa abbiamo fatto e rivendicheremo i successi in campo ambientale”.

“Non abbiamo nulla da nascondere,  non abbiamo mai avuto comportamenti ambigui – continua Ferrante – e alla magistratura contesteremo i dati delle perizie perché crediamo siano parziali, e illustreremo nel dettaglio come abbiamo speso più di un miliardo di euro per l’ambientalizzazione dello Stabilimento di Taranto e i risultati raggiunti. Siamo sempre disponibili a ragionare – conclude Ferrante – con il governo centrale e locale su soluzioni che possano coniugare ambiente e lavoro. Lo abbiamo fatto in questi giorni, lo faremo nei prossimi”.

Piccola nota a margine. Se quelle perizie (una chimica e l’altra epidemiologica) erano tanto parziali perché l’Ilva nelle scorse settimane non ha presentato alcuna controperizia? Una stranezza evidenziata dallo stesso procuratore capo di Taranto Franco Sebastio nel corso della conferenza stampa di venerdì scorso. Eppure ha avuto tutto il tempo…

In allegato il documento di Esecuzione del Provvedimento di sequestro.

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