Bonifiche, Marescotti interviene sulle dichiarazioni del movimento “Schittulli”

Ilva - tamburi

In relazione a quanto affermato dal movimento “Schittulli” e pubblicato sui quotidiani locali, circa le bonifiche, parola, secondo il movimento, abusata in questa campagna elettorale, interviene Alessandro Marescotti candidato nella lista “Aria Pulita” che sostiene la candidatura a sindaco di Angelo Bonelli.

“La Messa in Sicurezza d’Emergenza della falda acquifera fu sollecitata da Arpa Puglia fin dal 2009 con una relazione al Sindaco di Taranto. Arpa Puglia scrisse infatti a Ippazio Stefano: “Nonostante ripetuti solleciti delle Conferenze di Servizi ad attuare con urgenza gli idonei interventi di Messa in Sicurezza d’Emergenza della falda, ad oggi non risultano attivate misure in tal senso né risulta pervenuta documentazione relativa ai progetti di bonifica dei suoli e delle acque”.

La Direzione Generale per la Tutela del Territorio e delle Risorse Idriche del Ministero dell’Ambiente ha scritto l’11 gennaio 2011 sollecitando interventi urgentissimi “ad horas”: “Stante gli ingiustificati ritardi e l’inerzia dell’azienda nell’adozione dei necessari, urgenti, interventi di messa in sicurezza della falda e/o dei suoli,si ribadisce la richiesta all’azienda di adottare, ad horas, i necessari interventi. In mancanza, si richiede al Comune l’emanazione di apposita Ordinanza di diffida per l’adozione dei citati interventi a salvaguardia della salute umana e dell’ambiente, evidenziando che la mancata attivazione degli interventi medesimi può aggravare la situazione di danno ambientale già arrecato per l’inerzia dei soggetti a vario titolo interessati a cui potranno essere addebitati i relativi oneri“.

La situazione non è cambiata. Risolvere questo problema è obbligatorio e innescherebbe un indotto occupazionale non indifferente in quanto occorre effettuare enormi interventi di barrieramento fisico per bloccare o contenere la contaminazione della falda, in attesa che si proceda alla bonifica vera e propria.

Nonostante la gravità della situazione e l’urgenza di un intervento il Movimento Schittulli ha dichiarato: “Basta con gli inganni e le facili promesse” e ha sottolineato che hanno bisogno di fondi che lo Stato non ha. Ha inoltre aggiunto che occorre “un lungo e attento studio, carotaggi del suolo”, ecc. ecc. Tutte queste cose sono state già fatte! E sono ampiamente documentate e riassunte da PeaceLink sul suo sito in questa pagina webhttp://www.peacelink.it/ecologia/a/36080.html

Bastano pochi numeri per avere contezza della situazione. Sono stati compiuti 1616 sondaggi con 267 piezometri superficiali e 146 piezometri profondi. Dei primi solo 31 risultano esenti da superamenti, mentre gli altri (ben l’88%) hanno evidenziato sforamenti per le acque di falda superficiale per manganese, ferro, arsenico, cianuri, benzo(a)pirene, cromo esavalente, benzene e altre sostanze altamente tossiche. Dal 62% dei piezometri di profondità è stato rilevato almeno uno sforamento delle concentrazioni di soglia di contaminazione.

Che il Movimento Schittulli non sappia queste cose e che faccia tuttavia comunicati per dire “basta con gli inganni” è indice del livello di preparazione di chi affronta la campagna elettorale senza documentarsi e con una visione talmente approssimativa della realtà da dimostrare incompetenza e molta presunzione. Questo movimento politico evidentemente non conosce né il problema né la normativa. Va notato che la Messa in Sicurezza di Emergenza è il primo passo verso le bonifiche e che – oltre che obbligatorio per legge – diventa sempre più costoso se viene rinviato nel tempo.

E’ del tutto evidente che i costi sono a carico di chi ha inquinato. Il principio della responsabilità di chi ha inquinato è contenuto nell’articolo 1 della Direttiva 2004/35/CE. Articolo 1: “La presente direttiva istituisce un quadro per la responsabilità ambientale, basato sul principio “chi inquina paga”, per la prevenzione e la riparazione del danno ambientale”. Quindi chi parla a Taranto di “inganno” a proposito delle bonifiche dimostra di non conoscere proprio nulla di questa situazione”.

Comunicato stampa

 

 

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