Pcb in Mar Piccolo, a luglio progetto definitivo per messa in sicurezza area Arsenale

TARANTO – E’ prevista per luglio 2012 la consegna del Progetto definitivo per la messa in sicurezza di emergenza delle acque di falda (Mise), intervento previsto per fronteggiare l’inquinamento da Pcb (policlorobifenili) nel primo seno di Mar Piccolo. Come si ricorderà, lo scorso 30 marzo, l’assessore regionale all’Ambiente Lorenzo Nicastro, in una nota stampa, ha comunicato l’individuazione di una soluzione tesa a contenere la contaminazione nell’area dell’Arsenale Militare.

Il risultato della Conferenza dei Servizi è arrivato al termine di un iter cominciato con il tavolo tecnico del 14 ottobre 2011, quando la Direzione del Genio Militare (Marigeminil) aveva l’assunto l’impegno di trasmettere la documentazione progettuale relativa agli interventi di Mise nelle acque di falda contaminate entro la prima decade di novembre. Ricordiamo che l’obiettivo del Mise è quello di “effettuare azioni finalizzate alla restituzione dell’area agli usi legittimi”. Ripercorriamo le tappe principali partendo dalle carte in nostro possesso.

Il progetto preliminare è stato discusso nella Conferenza dei Servizi del 22 dicembre 2011. In base agli elaborati prodotti da Marigeminil, l’intervento prevedeva una completa cinturazione dell’area con barriera fisica permeabile reattiva (Prb), con l’utilizzo di ferro zero-valente, jet-grouting del diametro di 500 mm, ed emungimento tramite pozzi attrezzati con pompe idrauliche di acque di falda da trattare con carboni attivi e poi da smaltire.

Nel relativo verbale si legge “che si sta ottemperando alla richiesta formulata dalla Conferenza dei Servizi del 14 ottobre 2011, di un accoppiamento tra barriera fisica e idraulica e di effettuare in questa ipotesi una stima delle portate de emungere”. Questi gli obiettivi: impedire la diffusione della contaminazione con la dealogenazione riduttiva abiotica (ZVI), delle concentrazioni di inquinanti presenti nelle acque di falda (sostanze inorganiche, composti alifatici clorurati cancerogeni, Pcb e metalli pesanti). Arpa Puglia, però, non ha condiviso l’ottimismo in merito alla possibilità che il processo di dealogenazione possa abbattere i Pcb.

In quell’occasione il Servizio Ciclo dei Rifiuti e Bonifica ha formulato una serie di osservazioni e prescrizioni sul Progetto presentato da Marigeminil. La Conferenza dei Servizi, considerata la necessità di intervenire con urgenza, senza aspettare i 25 mesi previsti per gli interventi,  ha prescritto di avviare ad horas la mitigazione del flusso di contaminanti attivando idonei sistemi di emungimento, anche a partire dai piezometri esistenti.

Leggendo il verbale della Conferenza dei Servizi successiva – 31 gennaio 2012 –  balzano agli occhi due assenze importanti: Comune e Provincia di Taranto.  Nonostante si stesse per trattare una questione cruciale per il recupero del primo seno di Mar Piccolo, i due enti (anche se convocati) non si sono presentati.  Ci sembra piuttosto grave ciò che si legge nel verbale: “Non risultano pervenute agli Uffici del Servizio Ciclo dei Rifiuti e Bonifica comunicazioni della Provincia e del Comune inerenti il procedimento in esame”.

Durante quella riunione, lo Stato Maggiore della Marina ha garantito il finanziamento necessario per l’attivazione del sistema di emungimento dai piezometri esistenti (Sistema di Mitigazione). In attesa di avere il parere della Provincia sulla documentazione presentata.  la Conferenza dei Servizi è stata aggiornata al 28 febbraio 2012. Durante questa ulteriore riunione, considerando il via libera di Arpa Puglia e Provincia al progetto, e prendendo atto che Marigeminil si è attivata per acquisire l’autorizzazione allo scarico delle acque da emungere, la Conferenza dei Servizi ha deliberato di condividere il Sistema di Mitigazione.

La Conferenza dei Servizi decisoria si è tenuta lo scorso 8 marzo, quando si è deciso di condividere il Progetto preliminare “subordinatamente alle prescrizioni/integrazioni formulate nel verbale del 22 dicembre 2011”. Marigeminil ha assicurato una programmazione finanziaria che garantisce l’avvio delle procedure per l’esecuzione delle opere entro il 2012. Dalla Regione fanno sapere che il progetto definitivo potrebbe essere consegnato entro il prossimo mese di luglio.

Una vicenda, quella relativa alla contaminazione del primo seno di Mar Piccolo, che continueremo a seguire passo dopo passo. Non solo in merito agli effetti devastanti sulla mitilicoltura ionica (che ancora attende il trasferimento degli allevamenti dal primo seno di Mar Piccolo nelle nuove aree di Mar Grande), ma anche per le misure che saranno adottate per contenere l’inquinamento. Nella speranza che tutti i soggetti coinvolti decidano di operare con la massima celerità e si faccia chiarezza su tutte le fonti che hanno effettivamente contribuito alla contaminazione di questo prezioso specchio d’acqua.

Alessandra Congedo

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