Tempa Rossa, Commissione Europea avvia inchiesta dopo denuncia di Legamjonici

TARANTO – Violazione della direttiva Seveso, valutazione di impatto ambientale approssimativa, assenza di uno studio sull’effetto domino per la costruzione di due nuovi serbatoi della capacità di 180.000 m3 accanto agli impianti già esistenti, aumento delle emissioni diffuse e fuggitive, nuovo rischio di sversamento di greggio in Mar Grande per la manipolazione e trasporto di greggio. Queste le denunce presentate da Legamjonici al Parlamento europeo che ha giudicato ricevibile la petizione n. 1107/2011. II Parlamento europeo ha quindi avviato un’inchiesta chiedendo alla Commissione europea di svolgere un’indagine sui vari aspetti del problema.

Legamjonici, in collaborazione con Greenaction Transnational, che oggi ha nel suo direttivo Daniela Spera, responsabile del settore ‘Ecotossicità e salute’, nella petizione, successivamente integrata, ha chiesto al Parlamento Europeo la revoca del decreto di compatibilità ambientale, rilasciato dal Ministero dell’Ambiente. Inoltre, in relazione all’inquinamento del Mar Piccolo, il comitato Legamjonici ha anche evidenziato la violazione della direttiva 93/43/CE sulla sicurezza alimentare, del regolamento (CE) n. 1881/2006, in seguito aggiornato (n. 1259/2011), per il consumo di prodotti ittici contaminati, richiedendo anche l’intervento della Direzione Generale per la Salute e i Consumatori (SANCO) della Commissione Europea.

Comunicato stampa del comitato Legamjonici

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