Tu chiamale se vuoi “compensazioni”. Incontro tra Eni, Comune e Provincia. Marescotti: “Un contentino”

TARANTO – Tu chiamale se vuoi… “compensazioni”. Ci mettiamo un pizzico di ironia nel commentare il resoconto della riunione tra Comune, Provincia ed Eni tenuto ieri sul tema delle compensazioni ambientali legate agli investimenti della Raffineria nell’area ionica.

«Tutti gli interventi, così come previsto dalla normativa applicabile, saranno destinati a compensazione di carattere ambientale – si legge in un comunicato stampa trasmesso dall’Amministrazione Comunale – tali interventi saranno orientati verso la metanizzazione delle scuole gestite dalla parte pubblica, di mezzi di trasporto e servizi pubblici oltre che la solarizzazione di edifici scolastici e ambientalizzazione delle attività portuali Eni. Sono previsti inoltre interventi sempre nello spirito delle compensazioni ambientali che saranno destinati a sostegno di situazioni sociali di forte debolezza. Quanto sopra prevede  un investimento di circa tre milioni per Eni a cui, oltre al beneficio ambientale, si aggiungerà un risparmio per un minor costo di energia e di spesa per l’acquisto del gasolio per  circa un milione l’anno per le amministrazioni pubbliche» .

Si apprende, poi, che i rappresentanti delle due Amministrazioni hanno richiesto, oltre alle compensazioni, di sostenere le attività  sportive di eccellenza in terra jonica. Al riguardo Eni si è riservata di avviare una verifica. Fin qui quanto riportato dal Comune. Qualcuno definirà queste compensazioni un’elemosina. Alessandro Marescotti, presidente di Peacelink parla apertamente di contentino: “Se un Comune, come quello di Taranto, non ha una strategia si può accontentare delle compensazioni: meglio di niente. Ma se un Comune ha una strategia di riduzione dell’inquinamento allora non accetta l’esistente, ingaggia un braccio di ferro e lotta con chi inquina: quindi non sigla accordi per farsi pagare. Le compensazioni sono l’esplicita conferma che quanto il territorio subisce è anche “pagato”. L’inquinato pattuisce con l’inquinatore il prezzo della sua sofferenza. Se ci pagano non possiamo più protestare: abbiamo accettato il “contentino”».

Infine, non va dimenticato che solo poche settimane due rappresentanti di Arpa Puglia (Maria Spartera e Roberto Giua), ascoltati dalla commissione Ambiente del Comune, hanno sostanzialmente bocciato sia il progetto Tempa Rossa, relativo allo stoccaggio di greggio di pessima qualità, che comporterebbe un aumento delle emissioni diffuse (+ 12%) e del traffico di navi petroliere, sia la realizzazione della nuova Centrale Enipower con il suo nuovo carico di Anidride Carbonica e Monossido di Carbonio. Vi pare poco?

Alessandra Congedo

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