Greenpeace esulta: «La Mattel dice no al Packaging che distrugge le foreste»

Dal mondo – Mattel, il gigante del settore dei giocattoli, produttore della bambola più famosa al mondo, ha annunciato oggi che interromperà i propri rapporti commerciali con aziende che distruggono la foresta indonesiana. Una nuova vittoria della campagna internazionale “Barbie ti mollo”, lanciata da Greenpeace. In più Mattel ha imposto una condizione vincolante a tutti i propri fornitori: evitare fibre di cellulosa provenienti da aziende notoriamente coinvolte in fenomeni di distruzione forestale. Tra queste, il gruppo Asia Pulp and Paper (APP) che, come dimostrato dai ricercatori di Greenpeace, è colpevole di fenomeni di deforestazione illegale nelle ultime foreste torbiere in Indonesia.

“La foresta pluviale indonesiana è la casa delle ultime tigri di Sumatra. Non c’è posto in questo paradiso di biodiversità per aziende che vogliono distruggerla per produrre packaging usa e getta. – commenta Chiara Campione, responsabile della Campagna Foreste di Greenpeace Italia – Mattel lo ha capito e ha sviluppato delle nuove e responsabili politiche di acquisto della carta.” La decisione di Mattel è un’ulteriore conferma per APP che la distruzione delle foreste non è un buon modo per fare affari. Tanto più che perfino la Golden Agri Resources, azienda produttrice di olio di palma appartenente allo stesso gruppo multinazionale di APP, si è impegnata a garantire ai propri clienti olio di palma che non proviene dalla deforestazione ottenendo, in breve tempo, nuovi clienti e contratti molto vantaggiosi. APP ha invece deciso di continuare a distruggere indiscriminatamente preziose foreste, come documentato dalle immagini raccolte nelle ultime due settimane nel corso del “Tiger eye tour” di Greenpeace.

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