Referendum, l’ok della Cassazione: si vota anche sul nucleare

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ROMA – Che dire? E’ proprio un periodaccio per il governo Berlusconi. Dopo la batosta elettorale arriva anche la decisione della Cassazione sul quesito referendario riguardante il nucleare.

La Suprema Corte si è espressa questa mattina affermando che vale la richiesta di abrogazione, ma rivolta al testo del decreto omnibus appena uscito dalle Camere, quello che modificava per un certo tempo la normativa vigente.

Quindi si stamperanno di nuovo le schede per una consultazione che si svolgera’ in concomitanza ai referendum sull’acqua e sul legittimo impedimento. Grande soddisfazione è stata immediatamente espressa dai comitati promotori e dai partiti di  opposizione.

«La conferma del quesito sul nucleare e’ una notizia eccellente, i trucchi del governo sono stati ancora una volta smascherati», è stato il commento Pier Luigi Bersani. «Il Pd – ha aggiunto – e’ impegnato con tutte le sue forze a sostenere la campagna per il ‘si” e invita tutte le sue organizzazioni territoriali a mobilitarsi in occasione del 12 e 13 giugno». Dello stesso avviso  Gianfranco Fini: «Avevo gia’ detto l’altro giorno che era giusto andare a votare a prescindere da quanti sono i quesiti». Da Antonio Di Pietro, da sempre impegnato nella campagna per la raccolta delle firme e la promozione dei quesiti, una richiesta: «Ora che i fatti ci stanno dando ragione, vogliamo ‘s-berlusconizzare’ e ‘de-dipietrizzare’ la campagna referendaria. Nessuno metta il cappello, neanche chi sta cercando di farlo ultimamente, sulle firme che l’Idv ha raccolto e che oggi appartengono a tutti gli elettori».

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